Scrittura28 aprile 2011

L’ossessione della Sirena

Yemanjà

Fabio era sul ponte della nave. Il Bosforo gli scorreva davanti.
Era magico, invitante, bellissimo. Ma il fascino dei volti che lo circondavano era maggiore di quello del luccichio delle onde.
L’incantamento di tutte quelle voci che, parlando lingue diverse, creavano una melodia unica, era più intrigante del panorama della costa che sfilava sullo sfondo.
Come un flash un volto si staglia nel suo campo visivo.
Fabio è un fotografo.
E la vita gli appare per immagini.
Il volto di una donna con sottili occhi mongoli cattura la sua attenzione.
Per un attimo.
Come un fermo immagine.
Poi il film riprende a fluire.
Meno interessante di prima.
Fabio si allontana., come richiamato da un canto antico: una donna è lì, a prua.
Seduta sullo scanso dell’àncora. Abito bianco, leggero.
Capelli e garza volano al vento.
Perfetta come una statua ignara.
Fabio ruba la sua immagine. La fotografa.
Una volta, due, tre, dieci, cento.
Ancora …
Tutto il mondo sta in quell’obiettivo in cui, improvvisamente, ora, lei lo sta guardando.
Interrogativa.
Accigliata ?
Fabio si blocca.
E fotografa un sorriso.
Un sorriso rivolto a lui

o alla sua canon ?

[Zambana Vecchia, 19 settembre 2010]


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Scrittura9 febbraio 2011

AriaRosa

Aria Rosa vola

AriaRosa
nasce dal pensiero e da un desiderio di cambiamento
nasce viva
nasce allegra
nasce ironica
e anche un po’ bastardella.
Nasce d’inverno e vive d’estate
sprigiona ali e respira leggerezza
scrive, balla, colora, parla, risuona.

Rosa come il colore, come il fiore, come il passato – (consumato e rosicato)
Rosa come l’aria quando la respiri nel deserto.

[9 febbraio 2011]

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